Inaugurazione:
10 gennaio 2024 dalle 18:00
Artiste:
Maddalena Tesser e Maria Giovanna Zanella
A cura di
Mohini Dasi Pettinato
Periodo
dal 10 al 20 gennaio 2024
Orari
mar - sabato, 16:00-20:00
Sede
Adiacenze, Vicolo Spirito Santo 1/B, Bologna
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La domanda che un giorno invase Derrida e che accompagna il titolo della mostra è una questione che riguarda l’altro e che dall’altro è trasmessa, una domanda posta tra virgolette che chiama in causa il tatto e la vista, il visibile e l’invisibile, la visione e la cecità.
Vedere non è più solo vedere ma anche toccare, sentire, pensare, essere al mondo. La mostra, ospitata nello spazio espositivo di Adiacenze, e il catalogo appositamente ideato e realizzato per l’occasione dalla curatrice del progetto Mohini Dasi Pettinato, esortano a scrutare le profondità dello sguardo e del corpo, a ricercare il movimento che emerge tra l’oscuro e la chiarità delle immagini. In una dialettica irresistibile e irrisolvibile, come tutte le aporie degne di questo nome, dove le opere delle artiste Maddalena Tesser (Vittorio Veneto, 1992) e Maria Giovanna Zanella (Schio, 1991) si trovano a pensare insieme, sospese in uno spazio in cui riecheggiare, fra il giorno e la notte, tra l’apparire e la veggenza. Affinché l’alto si incontri con il basso, e viceversa.
La pittura guarda, tocca, si mostra e riceve, sfiora e preme. La pittura si avvicina, lo sguardo si fa contatto. La pittura si dà, si tende, ovvero si offre, tende all’altro, a noi, qualcosa; propone all’altro di toccare, letteralmente o per figura, di toccare con gli occhi, ma anche di custodire ciò che tende custodendolo in sé. Prossimità, ricezione, accettazione, carezza, ma anche colpo, risvolto violento: l’immagine colpirà chi la guarda. Noi siamo convocati davanti a un’opera, la pittura ci ri-guarda traendo a sé la presenza dell’altro; come la parola che è per metà di colui che parla e per metà di colui che ascolta, così l’opera si congiunge all’altro in un dialogo che da sé finisce per sfociare in un “noi”.