PetriPaselli
Vergato (Bo)
Matteo Tommaso Petri (1981) e Luciano Paselli (1983)
Bologna
A breve sarà a disposizione il portfolio dei lavori
I media utilizzati dai PetriPaselli sono vari: video, fotografia, installazione e scultura. Date le loro esperienze di vita, il collezionismo e l'infanzia diventano fin da subito due filoni della loro ricerca, spesso intrecciati tra di loro. La loro pratica artistica non ha esclusivamente l'obiettivo di parlare di questi temi, che vengono spesso usati dal duo artistico come bacino da cui attingere a seconda del bisogno.
Lo sfasamento tra realtà presentata dagli artisti e ciò che si conosce, o si pensa di conoscere, crea continui cortocircuiti visivi e di senso. La perdita delle proprie origini, il distacco dall'infanzia e l'anestetizzazione dell'uomo verso la realtà circostante sono temi affrontati sempre con grande ironia.
Il loro percorso li ha portati a rappresentare la giovane fotografia italiana al Forum de l’Image di Toulouse, oltre che ad esporre alla Galleria L’Ariete arte contemporanea, alla Galleria OltreDimore e al Museo DaviaBargellini di Bologna. Nel 2013 sono stati tra i protagonisti della mostra “Souvenir de Voyage” presso il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.
Numerosi sono anche i riconoscimenti ottenuti: il primo posto al Premio Iceberg ‘07 nella categoria fotografia d’arte; sono finalisti al premio Terna e il Premio Celeste 2009 e 2011. Nel 2012 vincono il premio della critica al Premio Basi e nel 2015 sono tra i 5 finalisti del premio “Two Calls”, Dolomiti Contemporanee. Nella sezione video vengono selezionati all'interno del Videoart Yearbook, del festival internazionale Videoholica (Bulgaria) oltre che al FIVA Festival (Argentina), al SCDF (Buenos Aires), al Video Roma Film Festival e al Visionaria International Film Festival. Vengono scelti come artisti rappresentanti del 2013 dal comune di Bologna per cui hanno realizzato “Scimmia Meccanica” per il rogo del Vecchione del 2012-13 in Piazza Maggiore oltre che incaricati di realizzare l'immagine coordinata di Boè, BolognaEstate.
Nel 2014 hanno iniziato a collaborare con Adiacenze con la mostra “Quando il nonno pescava” a cura di Silvia Petronici; dello stesso anno è la collettiva “Al limite sconfino” presso Forte Stella sul Monte Argentario. Nel 2016 hanno riproposto la loro ricerca su “Il Compianto” e dello stesso anno è la personale “Chiuso per malattia” accompagnata da un testo critico di Elio Grazioli. Nel 2017 fanno parte della collettiva “Reliquaire” esposta ad Adiacenze e presso la KOMA Galerie di Mons (Belgio) e fanno uscire il loro progetto “99objects” presentato in collaborazione con Adiacenze al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.