Chi:
Digital Detox Design
In occasione di:
Bologna Design Week 2019
Periodo:
23 - 28 settembre 2019
In occasione di Bologna Design Week 2019, Digital Detox Design presenta “Alkemia”.
Dopo Living Experience, in via Solferino 11 a Milano durante la scorsa edizione del Fuorisalone, Digital Detox Design approda a Bologna con un progetto tutto nuovo che trae ispirazione dal mondo degli alchimisti. Ideato e curato da Alessio Conti, Alkemia è un percorso artistico in cui la materia si dissolve, si purifica e si ricompone. L’oggetto di design diviene così segno tangibile di una trasmutazione, di processi creativi che affondano le proprie origini nell’alchimia. Estrazione, fusione, bruciatura, saldatura sono forme di trasformazione utilizzate ancora oggi nella creazione di materiali come il grès porcellanato o l’acciaio. Una trasmutazione che riguarda soprattuto le idee che grazie all’ingegno divengono prodotti concepiti per soddisfare le esigenze pratiche ed estetiche contemporanee. Nelle sale di Adiacenze, in Vicolo Spirito Santo 1/B, a due passi da Piazza Maggiore e dalla casa di Lucio Dalla, il visitatore troverà uno spazio esperienziale in cui gli oggetti entrano in risonanza con suoni, fragranze e racconti, invitandolo a un momento di disconnessione/riconnessione, un’occasione di trasformazione di stati meta-fisici. A Bologna saranno presenti realizzazioni di Ascari Arredamenti, Doodesign, Matteo Bandi, Matteo Giannerini, Pollini Home, Nestart e Sapiens Design, questi ultimi tra l’altro vincitori del Red Dot Award 2019 nella categoria Product Design. Czech Design Week porterà in anteprima un nuovo prodotto selezionato per la prossima edizione che si terrà in dicembre a Praga. L’allestimento espositivo è a cura di Stefano Lodesani Studio, che ha già realizzato importanti progetti per mostre quali “Confessionali” di Michael Kenna nel 2017 e la recente su Antonio Fontanesi presso i Musei Civici di Reggio Emilia.
Daniele Zamboni, in collaborazione con Olfattiva, esalterà con la musica e il profumo l’emozione evocata da ciascuna delle opere presentate. Visual art a cura di Lorenzo Fornaciari e Francesca Catellani. Dal 23 al 28 settembre ti aspettiamo per scoprire la magia della materia. _________________ Digital Detox Design è un progetto che invita a depurarsi dal sovraccarico informativo attraverso la creazione di spazi in cui respirare e poter interagire con la materia e le persone. L’idea è quella di portare il design a un livello superiore, oltre la progettazione di complementi di arredo. Un design sensibile alla nostra esigenza più profonda: essere umani.
L’uso costante dello smartphone sta infatti producendo effetti negativi sulla qualità delle nostre vite sia livello individuale che sociale: riduzione della concentrazione, stress da approvazione, diminuzione della memoria, depressione, perdita di capacità di analisi. Digital Detox Design intende portare l’attenzione sull’importanza di disconnetterci dai nostri smartphone per riconnetterci con altre dimensioni dell’esistenza e recuperare il senso del nostro agire e del nostro vivere riappropriandoci della bellezza e dell’intensità del momento presente.
Ideato e curato da Alessio Conti, il progetto mira, attraverso il design, l'uso dei materiali, la scelta dei colori e della luce a collegare le persone attraverso una rete più ampia di qualsiasi altra, quella del respiro e del contatto.
Dopo Living Experience, in via Solferino 11 a Milano durante la scorsa edizione del Fuorisalone, Digital Detox Design approda a Bologna con un progetto tutto nuovo che trae ispirazione dal mondo degli alchimisti. Ideato e curato da Alessio Conti, Alkemia è un percorso artistico in cui la materia si dissolve, si purifica e si ricompone. L’oggetto di design diviene così segno tangibile di una trasmutazione, di processi creativi che affondano le proprie origini nell’alchimia. Estrazione, fusione, bruciatura, saldatura sono forme di trasformazione utilizzate ancora oggi nella creazione di materiali come il grès porcellanato o l’acciaio. Una trasmutazione che riguarda soprattuto le idee che grazie all’ingegno divengono prodotti concepiti per soddisfare le esigenze pratiche ed estetiche contemporanee. Nelle sale di Adiacenze, in Vicolo Spirito Santo 1/B, a due passi da Piazza Maggiore e dalla casa di Lucio Dalla, il visitatore troverà uno spazio esperienziale in cui gli oggetti entrano in risonanza con suoni, fragranze e racconti, invitandolo a un momento di disconnessione/riconnessione, un’occasione di trasformazione di stati meta-fisici. A Bologna saranno presenti realizzazioni di Ascari Arredamenti, Doodesign, Matteo Bandi, Matteo Giannerini, Pollini Home, Nestart e Sapiens Design, questi ultimi tra l’altro vincitori del Red Dot Award 2019 nella categoria Product Design. Czech Design Week porterà in anteprima un nuovo prodotto selezionato per la prossima edizione che si terrà in dicembre a Praga. L’allestimento espositivo è a cura di Stefano Lodesani Studio, che ha già realizzato importanti progetti per mostre quali “Confessionali” di Michael Kenna nel 2017 e la recente su Antonio Fontanesi presso i Musei Civici di Reggio Emilia.
Daniele Zamboni, in collaborazione con Olfattiva, esalterà con la musica e il profumo l’emozione evocata da ciascuna delle opere presentate. Visual art a cura di Lorenzo Fornaciari e Francesca Catellani. Dal 23 al 28 settembre ti aspettiamo per scoprire la magia della materia. _________________ Digital Detox Design è un progetto che invita a depurarsi dal sovraccarico informativo attraverso la creazione di spazi in cui respirare e poter interagire con la materia e le persone. L’idea è quella di portare il design a un livello superiore, oltre la progettazione di complementi di arredo. Un design sensibile alla nostra esigenza più profonda: essere umani.
L’uso costante dello smartphone sta infatti producendo effetti negativi sulla qualità delle nostre vite sia livello individuale che sociale: riduzione della concentrazione, stress da approvazione, diminuzione della memoria, depressione, perdita di capacità di analisi. Digital Detox Design intende portare l’attenzione sull’importanza di disconnetterci dai nostri smartphone per riconnetterci con altre dimensioni dell’esistenza e recuperare il senso del nostro agire e del nostro vivere riappropriandoci della bellezza e dell’intensità del momento presente.
Ideato e curato da Alessio Conti, il progetto mira, attraverso il design, l'uso dei materiali, la scelta dei colori e della luce a collegare le persone attraverso una rete più ampia di qualsiasi altra, quella del respiro e del contatto.