Artista:
Elena Mazzi
Screening e talk con l'artista:
13 giugno 2024 dalle 18:30
Mostra:
dal 14 al 16 giugno dalle 16 alle 20
Dove:
Adiacenze, Vicolo Spirito Santo 1/b, Bologna
L'evento è parte del progetto di ricerca di Elena Mazzi 'Geografie Complesse', finanziato dal programma Italian Council (2023), promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Giovedì 13 giugno Adiacenze ha il piacere di presentare COMPLEX GEOGRAPHIES (GEOGRAFIE COMPLESSE) di Elena Mazzi attraverso un talk con l’artista e lo screening dell’opera video frutto della sua ricerca, che sarà fruibile fino a domenica 16 giugno compresa negli orari di apertura dello spazio.
COMPLEX GEOGRAPHIES (GEOGRAFIE COMPLESSE) prosegue la ricerca di Mazzi sui territori artici, interrogandosi in particolare su come le pratiche artistiche contemporanee possano portare alla luce i profondi cambiamenti ambientali, sociali, politici ed economici che stanno attualmente interessando quest’area geografica. Il progetto, per il quale l’artista ha vinto un dottorato pratico presso Villa Arson, ha previsto momenti di ricerca e restituzione presso diverse e riconosciute istituzioni dei Paesi dell’area artica, grazie al finanziamento del programma Italian Council (2023), promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
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Elena Mazzi (Reggio Emilia, 1984) dopo gli studi presso l’Università di Siena e lo IUAV di Venezia, ha trascorso un periodo di formazione al Royal Institute of Art (Konsthögskolan) di Stoccolma.
Partendo dall’esame di territori specifici, nelle sue opere rilegge il patrimonio culturale e naturale dei luoghi intrecciando storie, fatti e fantasie trasmesse dalle comunità locali, nell’intento di suggerire possibili risoluzioni del conflitto uomo-natura-cultura. La sua metodologia di lavoro, vicina all’antropologia, privilegia un approccio olistico volto a ricucire fratture in atto nella società, che parte dall’osservazione e procede combinando saperi diversi.
Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive, tra cui: Biennale di Lulea, PAV – Parco Arte Vivente a Torino, der TANK a Basilea, BIENALSUR, MADRE a Napoli, ar/ge kunst a Bolzano, Sodertalje Konsthall a Stoccolma, Whitechapel Gallery di Londra, BOZAR a Bruxelles, Museo del Novecento di Firenze, MAGA di Gallarate, GAMeC a Bergamo, MAMbo a Bologna, AlbumArte a Roma, Sonje Art Center a Seoul, Palazzo Fortuny a Venezia, Fondazione Golinelli a Bologna, 16° Quadriennale di Roma, GAM di Torino, 14° Biennale di Istanbul, 17° BJCEM Biennale del Mediterraneo, COP17 a Durban, Istituto Italiano di Cultura a New York, Bruxelles, Stoccolma, Johannesburg e Cape Town, Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia.
Ha partecipato a diversi programmi di residenza tra cui ZK/U a Berlino, Skaftfell Center for the Arts in Islanda, HIAP a Helsinki, Guilmi Art project in Abruzzo, Via Farini a Milano, Fundacion Botin in Spagna, Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, Future Farmers A.I.R. a San Francisco, Spinola Banna per l’arte, Botkyrka AIR a Stoccolma. È vincitrice, tra gli altri, di Cantica21 promosso dal Ministero degli Esteri e dal Ministero dei Beni Culturali, della 7° edizione dell’Italian Council promosso dal Ministero dei Beni Culturali, del XVII Premio Ermanno Casoli, Premio STEP Beyond, Premio OnBoard, VISIO Young Talent Acquisition prize, premio Eneganart, borsa Illy per Unidee, Fondazione Pistoletto, nctm e l’arte, premio Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, premio Lerici Foundation, Movin’up.
Elena Mazzi sta attualmente conseguendo un dottorato di ricerca presso Villa Arson a Nizza.
COMPLEX GEOGRAPHIES (GEOGRAFIE COMPLESSE) prosegue la ricerca di Mazzi sui territori artici, interrogandosi in particolare su come le pratiche artistiche contemporanee possano portare alla luce i profondi cambiamenti ambientali, sociali, politici ed economici che stanno attualmente interessando quest’area geografica. Il progetto, per il quale l’artista ha vinto un dottorato pratico presso Villa Arson, ha previsto momenti di ricerca e restituzione presso diverse e riconosciute istituzioni dei Paesi dell’area artica, grazie al finanziamento del programma Italian Council (2023), promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
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Elena Mazzi (Reggio Emilia, 1984) dopo gli studi presso l’Università di Siena e lo IUAV di Venezia, ha trascorso un periodo di formazione al Royal Institute of Art (Konsthögskolan) di Stoccolma.
Partendo dall’esame di territori specifici, nelle sue opere rilegge il patrimonio culturale e naturale dei luoghi intrecciando storie, fatti e fantasie trasmesse dalle comunità locali, nell’intento di suggerire possibili risoluzioni del conflitto uomo-natura-cultura. La sua metodologia di lavoro, vicina all’antropologia, privilegia un approccio olistico volto a ricucire fratture in atto nella società, che parte dall’osservazione e procede combinando saperi diversi.
Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive, tra cui: Biennale di Lulea, PAV – Parco Arte Vivente a Torino, der TANK a Basilea, BIENALSUR, MADRE a Napoli, ar/ge kunst a Bolzano, Sodertalje Konsthall a Stoccolma, Whitechapel Gallery di Londra, BOZAR a Bruxelles, Museo del Novecento di Firenze, MAGA di Gallarate, GAMeC a Bergamo, MAMbo a Bologna, AlbumArte a Roma, Sonje Art Center a Seoul, Palazzo Fortuny a Venezia, Fondazione Golinelli a Bologna, 16° Quadriennale di Roma, GAM di Torino, 14° Biennale di Istanbul, 17° BJCEM Biennale del Mediterraneo, COP17 a Durban, Istituto Italiano di Cultura a New York, Bruxelles, Stoccolma, Johannesburg e Cape Town, Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia.
Ha partecipato a diversi programmi di residenza tra cui ZK/U a Berlino, Skaftfell Center for the Arts in Islanda, HIAP a Helsinki, Guilmi Art project in Abruzzo, Via Farini a Milano, Fundacion Botin in Spagna, Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, Future Farmers A.I.R. a San Francisco, Spinola Banna per l’arte, Botkyrka AIR a Stoccolma. È vincitrice, tra gli altri, di Cantica21 promosso dal Ministero degli Esteri e dal Ministero dei Beni Culturali, della 7° edizione dell’Italian Council promosso dal Ministero dei Beni Culturali, del XVII Premio Ermanno Casoli, Premio STEP Beyond, Premio OnBoard, VISIO Young Talent Acquisition prize, premio Eneganart, borsa Illy per Unidee, Fondazione Pistoletto, nctm e l’arte, premio Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, premio Lerici Foundation, Movin’up.
Elena Mazzi sta attualmente conseguendo un dottorato di ricerca presso Villa Arson a Nizza.