Quando:
giovedì 8 giugno, 11.45-12
Dove:
Aula Magna G1, Edificio di Geologia, Via Zamboni 67, Bologna
Intervento a cura di:
Elisa Muliere, Sara Bonaventura, Adiacenze
Nell'ambito di:
Mycosium
Giovedì 8 giugno le artiste Elisa Muliere e Sara Bonaventura e i curatori di Adiacenze Amerigo Mariotti e Giorgia Tronconi presentano ICONOPLAST - futuri simbiotici e come immaginarli, intervento nell’ambito dell’evento MYCOSIUM organizzato dagli studenti e le studentesse del BiGeA dell’Università di Bologna.
ICONOPLAST è un esperimento di immaginazione che unisce arte, filosofia e scienza per immaginare nuove narrazioni sul futuro del nostro Pianeta. A partire dalla speculazione di una nuova era in cui all’esere umano si è sostituita una nuova specie nata dall’incontro simbiotico tra microplastiche e batteri, le artiste e i curatori introdurranno un nuovo capitolo del progetto, in cui queste neonate creature si sviluppano guardando alle intelligenze del mondo vegetale e, in particolare, al mondo dei licheni. Seguendo un approccio che predilige la mescolanza e la contaminazione tra saperi e discipline, le artiste coinvolgeranno gli altri relatori e il pubblico nel loro processo di ricerca, aprendo alla discussione e al confronto sul tema dell’interspecismo come forma di adattamento e sopravvivenza.
ICONOPLAST è un esperimento di immaginazione che unisce arte, filosofia e scienza per immaginare nuove narrazioni sul futuro del nostro Pianeta. A partire dalla speculazione di una nuova era in cui all’esere umano si è sostituita una nuova specie nata dall’incontro simbiotico tra microplastiche e batteri, le artiste e i curatori introdurranno un nuovo capitolo del progetto, in cui queste neonate creature si sviluppano guardando alle intelligenze del mondo vegetale e, in particolare, al mondo dei licheni. Seguendo un approccio che predilige la mescolanza e la contaminazione tra saperi e discipline, le artiste coinvolgeranno gli altri relatori e il pubblico nel loro processo di ricerca, aprendo alla discussione e al confronto sul tema dell’interspecismo come forma di adattamento e sopravvivenza.