Artista:
Eldi Veizaj
Curatela:
Testo:
Periodo:
Dal 16 aprile all’11 giugno 2011
Sito:
In collaborazione con:
Nella mostra Kanuni Veizaj disegna, dipinge e scolpisce il ricordo della sua terra, l’Albania.
Il Kanùn è un sistema legislativo fatto di leggi prima tramandate per via orale, poi trascritte, che inizialmente regolava il rapporto tra la società e la chiesa cattolica, per poi diventare fondamento di vita quotidiana, grazie alle norme per regolare famiglia e matrimonio e non solo. Si parla di ospitalità ma anche e soprattutto di vendetta attraverso la quale regolare dispute riguardanti l’onore. Sebbene in Albania ora ci sia un ordinamento civile moderno, nell’estremo nord alcuni istituti del Kanùn continuano a influenzare la vita comune, ed è proprio questo che Veizaj a suo modo ci racconta.
Nelle sue tele e nelle carte, grazie a linee sinuose, la memoria e le storie vissute escono prepotentemente dai volti dei personaggi. A questi corpi femminili viene tolta la riconoscibilità da una potenza terribile del gesto pittorico: sono linee spesse e prodotte da un’azione quasi rancorosa nel ricordare la violenza subita dai soggetti. Le opere pittoriche di Veizaj sono fatte di addizione e sottrazione del colore e della memoria perché molte cose si possono raccontare, ma altre è giusto lasciarle sopite all’interno di chi le ha vissute, quindi vengono altrettanto violentemente tolte dalla tela e dalle carte.
Nessun quadro ha un titolo perché rappresentano la memoria non di una persona sola, ma di molte generazioni di un unico paese. Per questo motivo Perché non vieni a prendermi? è l’unica opera con un titolo in esposizione. Si tratta di un video in cui Veizaj mostra la condizione di vita della nonna non vedente nell’atto di mangiare, cosa che per tutti noi risulta un normalissimo momento di tutti i giorni, ma che non è sempre e per tutti così.