Inaugurazione:
domenica 28 agosto dalle 18
Dove:
Nel cortile interno della Biblioteca Comunale "Peppino Impastato" di Spilamberto (Via Santa Maria 12)
Artista:
Daniele Catalli
A cura di:
Adiacenze
Nell'ambito di:
Prospettive. Arte, territorio e impresa
Con il contributo di:
Regione Emilia-Romagna
In collaborazione con:
Lunati Scenografie, Museo del Sogno
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Domenica 28 agosto inaugura “I NOTTURNI”, l’opera di Daniele Catalli esito della tappa spilambertese della terza edizione di Prospettive, progetto di residenze d’artista a cura di Adiacenze (Bologna) e realizzato con il supporto della Regione Emilia-Romagna nei Comuni di Calderara di Reno, Cento, Cotignola e Spilamberto. Qui, Daniele Catalli ha svolto la sua residenza tra luglio e agosto, ospitato nella storica Rocca Rangoni.
Partendo dal focus tematico di quest’anno, “arte, impresa e territorio”, l’artista è andato alla scoperta della tradizione manifatturiera di giostrai e burattinai che caratterizza questo luogo, in particolare visitando il fondo del burattinaio Roberto Preti, e l'azienda Emiliana Luna Park, che dagli anni ’60 produce giostre per il mercato nazionale e internazionale. Catalli è entrato in contatto anche con un’azienda più recente che ha sede a Spilamberto, Lunati Scenografie, specializzata nella creazione di opere scenografiche di grandi dimensioni, con cui ha collaborato per la realizzazione del suo progetto artistico.
“I NOTTURNI” nasce anche e soprattutto dalla partecipazione degli abitanti di Spilamberto, che l’artista ha coinvolto durante la residenza nel suo “Dream Circus Project”: un circo itinerante basato sullo scambio di sogni e sulla loro traduzione in segno grafico, che Catalli porta con sé di città in città dal 2011. È così che l’artista ha raccolto i sogni della comunità di Spilamberto, per poi trasformarne i personaggi in disegno e quindi in marionette, che compongono nell’opera una giostra festante di creature oniriche. Il pirata, la strega, il cavaliere, il cane, gli sposi: sono alcuni degli abitanti notturni di Spilamberto che animano la città con le loro storie e che rivivono in questa installazione, la cui struttura ricorda e omaggia sia i teatri di burattini sia le giostre da luna-park. Nel lavoro sul sogno notturno di Daniele Catalli non vi è tanto il tentativo di interpretarne i simboli, le presenze, quanto di dare spazio a una dimensione e a un’attività intima e al tempo stesso universale, che ci permettere di superare i nostri confini come persone, di liberarci dei limiti del reale per entrare nel regno dell’immaginazione e della fantasia. Ogni sogno diventa per l’artista il soggetto di uno spettacolo proiettato sul palcoscenico dell’inconscio, di cui si fa interprete visivo per ricondurlo alla veglia, renderlo materia tangibile e condivisibile, stimolo per l’altro di nuove narrazioni.
Partendo dal focus tematico di quest’anno, “arte, impresa e territorio”, l’artista è andato alla scoperta della tradizione manifatturiera di giostrai e burattinai che caratterizza questo luogo, in particolare visitando il fondo del burattinaio Roberto Preti, e l'azienda Emiliana Luna Park, che dagli anni ’60 produce giostre per il mercato nazionale e internazionale. Catalli è entrato in contatto anche con un’azienda più recente che ha sede a Spilamberto, Lunati Scenografie, specializzata nella creazione di opere scenografiche di grandi dimensioni, con cui ha collaborato per la realizzazione del suo progetto artistico.
“I NOTTURNI” nasce anche e soprattutto dalla partecipazione degli abitanti di Spilamberto, che l’artista ha coinvolto durante la residenza nel suo “Dream Circus Project”: un circo itinerante basato sullo scambio di sogni e sulla loro traduzione in segno grafico, che Catalli porta con sé di città in città dal 2011. È così che l’artista ha raccolto i sogni della comunità di Spilamberto, per poi trasformarne i personaggi in disegno e quindi in marionette, che compongono nell’opera una giostra festante di creature oniriche. Il pirata, la strega, il cavaliere, il cane, gli sposi: sono alcuni degli abitanti notturni di Spilamberto che animano la città con le loro storie e che rivivono in questa installazione, la cui struttura ricorda e omaggia sia i teatri di burattini sia le giostre da luna-park. Nel lavoro sul sogno notturno di Daniele Catalli non vi è tanto il tentativo di interpretarne i simboli, le presenze, quanto di dare spazio a una dimensione e a un’attività intima e al tempo stesso universale, che ci permettere di superare i nostri confini come persone, di liberarci dei limiti del reale per entrare nel regno dell’immaginazione e della fantasia. Ogni sogno diventa per l’artista il soggetto di uno spettacolo proiettato sul palcoscenico dell’inconscio, di cui si fa interprete visivo per ricondurlo alla veglia, renderlo materia tangibile e condivisibile, stimolo per l’altro di nuove narrazioni.