Inaugurazione:
2 ottobre 2021 dalle ore 11 alle ore 20
Dove:
Traffic Gallery (BG)
Artisti:
Elisa Muliere e Giulio Zanet
A cura di:
Adiacenze e Superstudiolo
Scarica qui il press kit
Traffic Gallery è felice di ospitare nei propri spazi Someplace, doppia personale di Elisa Muliere e Giulio Zanet.
La mostra è stata concepita dai due artisti e dai curatori come un dialogo aperto sul fare artistico. Gli spazi della galleria, costituiti da due ambienti simili speculari e una terza sala, si fanno bacino di questo incontro, accogliendo le opere di Muliere e Zanet attraverso dialoghi e separazioni. Opere come parole e argomenti che ci parlano del loro fare, del loro pensiero all’agire. “Adoperarsi affinché le cose accadano”. Con questo monito, condiviso da entrambi, gli artisti spiegano quale pulsione li muove: una necessità inesauribile di fermare - mediante l’azione pittorica - il tempo e gli istanti, di sapersi vivi nella transitorietà.
Il titolo della mostra dà allo spettatore le prime suggestioni: Someplace che significa da qualche parte, in qualche luogo, indica proprio il fatto che non esiste una narrazione imposta, una traccia da seguire, ma un pensiero da ritrovare attraverso un gesto o un movimento che porta alla costituzione dell’opera.
Non si parla di astrazione ma di testimonianza di un processo con analogie e differenze sostanziali. Nelle stanze della galleria si apre un dibattito a suon di colori, di tratti gestuali, di segni più o meno netti. I due artisti raccontano il proprio fare pittorico e creativo attraverso le peculiarità che li contraddistinguono. Da una parte sono dunque visionabili le tele a olio su fondo smaltato di Muliere, intreccio di scritture e sovrascritture, segni, pittogrammi archetipici generati da una danza corporea e libera, spontanea. Un contatto fisico con la materia che è funzionale ad aggiunte e sottrazioni, le quali esaltano una struttura narrativa a tratti onirica e poetica. La musica, fondamentale per l’artista durante il suo fare, diviene ritmo e poi ambiente mentale, luogo di presa e restituzione di un racconto che si esplica per cenni, misterioso e sensuale. Dall’altra parte Zanet espone opere su carta montate su pannello, espressione del piacere del processo creativo, una vera e propria esaltazione della pittura stessa. La pittura nel suo caso è protagonista indiscussa e l’artista si comporta per accoglierla, darle forma dal caos, portarla all’ordine, quasi fosse uno strumento, un mezzo, innescando un moto catartico di energia che si libera e si trasferisce all’esterno. Contrariamente a quanto si può fin qui pensare, muovendosi attraverso la mostra, lo spettatore troverà molteplici affinità tra i due artisti, come la sempre viva sperimentazione sui materiali, l’uso del colore e la gestualità del segno. Ed è proprio la sperimentazione sui materiali che diviene punto cardine nella produzione degli artisti, che non creano solo ed esclusivamente lavori pittorici, ma da tempo stanno anche sviluppando un loro personale linguaggio scultoreo, come del resto potremo ammirare all’interno dell’allestimento.
La mostra sarà quindi composta da pitture di medio e piccolo formato tutte inedite e selezionate appositamente per l’occasione, con alcuni inserimenti scultorei. La mostra Someplace è parte del programma di ArtDate 2021 - Festival di Arte Contemporanea organizzato da The Blank Contemporary Art, che quest'anno si svolgerà dall'11 al 14 Novembre 2021. Elisa Muliere e Giulio Zanet esporranno durante i giorni del Festival anche all’interno dell’Ex Ateneo in Città Alta all’interno di una mostra collettiva curata da Laura Baffi.
La mostra è stata concepita dai due artisti e dai curatori come un dialogo aperto sul fare artistico. Gli spazi della galleria, costituiti da due ambienti simili speculari e una terza sala, si fanno bacino di questo incontro, accogliendo le opere di Muliere e Zanet attraverso dialoghi e separazioni. Opere come parole e argomenti che ci parlano del loro fare, del loro pensiero all’agire. “Adoperarsi affinché le cose accadano”. Con questo monito, condiviso da entrambi, gli artisti spiegano quale pulsione li muove: una necessità inesauribile di fermare - mediante l’azione pittorica - il tempo e gli istanti, di sapersi vivi nella transitorietà.
Il titolo della mostra dà allo spettatore le prime suggestioni: Someplace che significa da qualche parte, in qualche luogo, indica proprio il fatto che non esiste una narrazione imposta, una traccia da seguire, ma un pensiero da ritrovare attraverso un gesto o un movimento che porta alla costituzione dell’opera.
Non si parla di astrazione ma di testimonianza di un processo con analogie e differenze sostanziali. Nelle stanze della galleria si apre un dibattito a suon di colori, di tratti gestuali, di segni più o meno netti. I due artisti raccontano il proprio fare pittorico e creativo attraverso le peculiarità che li contraddistinguono. Da una parte sono dunque visionabili le tele a olio su fondo smaltato di Muliere, intreccio di scritture e sovrascritture, segni, pittogrammi archetipici generati da una danza corporea e libera, spontanea. Un contatto fisico con la materia che è funzionale ad aggiunte e sottrazioni, le quali esaltano una struttura narrativa a tratti onirica e poetica. La musica, fondamentale per l’artista durante il suo fare, diviene ritmo e poi ambiente mentale, luogo di presa e restituzione di un racconto che si esplica per cenni, misterioso e sensuale. Dall’altra parte Zanet espone opere su carta montate su pannello, espressione del piacere del processo creativo, una vera e propria esaltazione della pittura stessa. La pittura nel suo caso è protagonista indiscussa e l’artista si comporta per accoglierla, darle forma dal caos, portarla all’ordine, quasi fosse uno strumento, un mezzo, innescando un moto catartico di energia che si libera e si trasferisce all’esterno. Contrariamente a quanto si può fin qui pensare, muovendosi attraverso la mostra, lo spettatore troverà molteplici affinità tra i due artisti, come la sempre viva sperimentazione sui materiali, l’uso del colore e la gestualità del segno. Ed è proprio la sperimentazione sui materiali che diviene punto cardine nella produzione degli artisti, che non creano solo ed esclusivamente lavori pittorici, ma da tempo stanno anche sviluppando un loro personale linguaggio scultoreo, come del resto potremo ammirare all’interno dell’allestimento.
La mostra sarà quindi composta da pitture di medio e piccolo formato tutte inedite e selezionate appositamente per l’occasione, con alcuni inserimenti scultorei. La mostra Someplace è parte del programma di ArtDate 2021 - Festival di Arte Contemporanea organizzato da The Blank Contemporary Art, che quest'anno si svolgerà dall'11 al 14 Novembre 2021. Elisa Muliere e Giulio Zanet esporranno durante i giorni del Festival anche all’interno dell’Ex Ateneo in Città Alta all’interno di una mostra collettiva curata da Laura Baffi.