Artista
Arne Skaug Olsen
A cura di:
Scott Elliott e Adiacenze
Presso
Adiacenze, Vicolo Spirito Santo 1/b, Bologna
Inaugurazione con performance:
31 ottobre 2024 dalle 18
Periodo
31/10/2024 – 6/12/2024
In collaborazione con
Hordaland Kunstsenter
Con il contributo di
OCA (Office for Contemporary Art Norway), Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna
Finanziato dall’Unione Europea, implementato da Goethe-Institut
INFO: +39 3473626448 / + 39 3661194487 - info@adiacenze.it - www.adiacenze.it Scarica il press kit: QUI
Giovedì 31 ottobre presso Adiacenze inaugura CALCIUM, mostra personale dell’artista norvegese Arne Skaug Olsen a cura di Scott Elliott e di Adiacenze. La mostra è l’esito della ricerca che l’artista e il curatore hanno sviluppato nel corso di una residenza di quattro settimane a Bologna come parte della terza edizione del programma di residenze internazionali SWAP a cura di Amerigo Mariotti e Giorgia Tronconi di Adiacenze. Il progetto, in collaborazione con Hordaland Kunstsenter (Bergen), è finanziato dall'Unione Europea e implementato dal Goethe-Institut, e realizzato con il contributo di OCA, Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna.
Durante il periodo di residenza, Olsen ha sviluppato la sua ricerca attorno al calcio come minerale fondamentale sia dell’”architettura interna” del corpo umano (presente ad esempio nei denti e nelle ossa), sia dell’architettura urbana, in quanto componente strutturale del cemento e di altri materiali da costruzione come il marmo e la selenite. Declinando questa ricerca nel contesto di Bologna e studiando gli aspetti di carattere geologico e mineralogico della zona, Olsen si è interessato in particolare alle rocce di selenite, formatesi nel corso di millenni a causa dell'evaporazione dell'acqua marina che un tempo copriva queste zone e della conseguente concentrazione di sali minerali, tra cui il gesso. Questo materiale caratterizza il paesaggio del parco dei gessi e dei calanchi bolognesi, oggi sito UNESCO, ma anche il paesaggio urbano della città di Bologna, dato il suo utilizzo in edilizia dall’epoca romana fino al XIX secolo.
Lo stesso seminterrato dello spazio espositivo di Adiacenze riporta alcune tracce di questa storia. Seguendo un approccio site-specific, l'artista ha estratto campioni di materiale direttamente dalle pareti dell'edificio, utilizzandoli come base per creare una serie di elementi scultorei in bio-cemento, attivati direttamente in un'installazione sonora che trasforma il cemento in altoparlanti. Una composizione a quattro canali completa la "mappatura" del luogo attraverso la dimensione invisibile delle onde sonore e del loro movimento in relazione ai confini dello spazio e ai movimenti del pubblico al suo interno.
Combinando processi naturali, cultura immateriale e pratiche culinarie, Olsen ragiona sul dare voce e presenza a forze e organismi non-umani che influenzano il nostro rapporto con l’ambiente che ci circonda, e sull’interconnessione tra naturale e artificiale, organico e inorganico. Mentre gli sviluppi tecnologici si intrecciano sempre più con le questioni sociali e ambientali, richiedendo spesso che gli individui si facciano innovatori per garantire una sicurezza futura collettiva, CALCIUM guarda a un allontanamento dal consumo incontrollato. Qui viene suggerita un'alternativa, quella del recupero e della caccia di tesori come un passaggio per andare avanti. ------- SWAP è un progetto internazionale di residenze d’artista che mira ad attivare e promuovere lo scambio culturale e la cooperazione creativa tra l’Italia e l’estero attraverso il coinvolgimento di artisti e curatori attivi sul territorio nazionale e internazionale.
Obiettivo finale di SWAP è di offrire agli artisti l’opportunità di confrontarsi con un diverso contesto culturale, sociale e geografico attraverso un periodo di residenza finalizzato alla ricerca, sperimentazione e produzione di opere inedite frutto di questa esperienza: SWAP vuole dare la possibilità ad artisti contemporanei di ampliare il proprio sguardo dal panorama italiano a quello internazionale, trovandovi nuovi stimoli e risorse per accrescere la propria ricerca artistica nel contatto con altre realtà e operatori culturali all’estero. Allo stesso modo, questo ponte culturale permetterà anche ad artisti e curatori internazionali di conoscere e confrontarsi con il territorio italiano e bolognese in particolare attraverso un’esperienza stimolante e arricchente. Attraverso SWAP, inoltre, Adiacenze vuole creare una rete internazionale di spazi espositivi indipendenti dedicati all’arte contemporanea che possa favorire la mobilità e lo scambio interculturale di artisti e curatori.